Si può giustamente dire che la consacrazione mariana integralmente vissuta è necessaria non solo per l’instaurazione del Trionfo nelle anime, come abbiamo visto finora, ma anche per l’instaurazione del Trionfo fuori dalle anime, ad extra, come conseguenza della perfetta vittoria della Controrivoluzione sulla Rivoluzione e suoi agenti preternaturali per mezzo di Maria.
L’instaurazione del Trionfo “ad extra”.
L’instaurazione del Trionfo ad extra (nella Chiesa e in tutto il mondo), significa e comporta l’instaurazione del regno “sociale” di Maria. Questo aspetto è presentato magistralmente dal prof. Plinio Corrêa de Oliveira:
« La lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione è una lotta che, nella sua essenza, è religiosa. Se è religiosa, se è una crisi morale che dà origine allo spirito della Rivoluzione, allora questa crisi si può evitare e a essa si può porre rimedio soltanto con l’aiuto della grazia […].
Dal momento che ogni preservazione morale autentica od ogni rigenerazione morale autentica deriva dalla grazia, è facile vedere la parte della Madonna nella lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione. La grazia dipende da Dio, ma indubbiamente Dio, con un atto libero della sua volontà, ha voluto far dipendere dalla Madonna la distribuzione delle grazie. Maria è la Mediatrice universale, è il canale attraverso il quale passano tutte le grazie. Pertanto, il suo aiuto è indispensabile perché non vi sia Rivoluzione, o perché questa sia vinta dalla Contro-Rivoluzione. Infatti, chi chiede la grazia per mezzo di Lei, la ottiene. Chi tenta di ottenerla senza l’aiuto di Maria non la otterrà. Se gli uomini, ricevendo la grazia, corrispondono a essa, è implicito che la Rivoluzione scomparirà. Al contrario, se essi non le corrispondono, è inevitabile che la Rivoluzione sorga e trionfi. Perciò, la devozione alla Madonna è condizione sine qua non perché la Rivoluzione sia schiacciata, perché vinca la Contro-Rivoluzione ».
Pertanto « la sterilità e perfino la nocività di tutto quanto si fa contro l’azione della grazia, e l’enorme fecondità di quanto si fa con il suo aiuto definiscono con precisione la posizione della Madonna nella lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione, dal momento che l’intensità delle grazie ricevute dagli uomini dipende dalla maggiore o dalla minore devozione che hanno avuto verso di Lei » (1).
Chiariti i termini della questione, concludo con un semplice ragionamento dicendo che se la parte della Madonna è assolutamente decisiva per il trionfo della grazia, e quindi per il trionfo della Controrivoluzione sulla Rivoluzione, è pure vero che gli uomini offrono alla Madonna il potere di agire con la sua onnipotente opera di Mediazione attraverso una devozione a Lei che sia ardente, profonda, ricca di sostanza teologica; non esistendo devozione mariana più solida e completa della consacrazione, ne viene logicamente che dovrà essere questo lo strumento più potente e più certo della vittoria di Dio e dell’affermazione, in terra, del Trionfo del Cuore della Santissima Vergine.
Devozione al Cuore Immacolato, consacrazione-donazione a Maria e Trionfo sono csì intimamente congiunti tra loro, inseparabili, e la loro relatività fa parte di quel progetto di grazia e misericordia che diventa decisivo conoscere, accettare e vivere nella nostra vita: « Figlio, fa’ questo e vivrai » (cf Lc 10,28).
Utilizzando una formula riassuntiva che concentri in poche parole le misteriose realtà di cui abbiamo parlato, si può dire che il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria:
- « fu un trionfo di Dio in Lei »,
- « sarà un trionfo di Dio per mezzo di Lei »,
- « deve essere un trionfo di Dio con Lei per mezzo nostro » (2).
Il trionfo di Dio fu in Maria: Egli ha già perfettamente trionfato in Lei perché nell’Immacolata ha trionfato la grazia; questa sublime creatura, meraviglia delle sue onnipotenti mani creatrici, mai fu sfiorata dal peccato né dalla minima imperfezione ma obbedì alla sua santissima volontà con un eroico costante “Fiat” diventando Corredentrice del genere umano (3) e dando a Dio la più grande gloria che Lui abbia mai potuto ricevere, ad extra, da una pura creatura umana.
Il trionfo di Dio sarà per mezzo di Maria, nel senso che il nuovo ordine ecclesiale e mondiale all’insegna della grazia si affermerà (ad intra e ad extra) attraverso la di Lei potente azione mediatrice, come è facile del resto concludere vedendola così attiva nella preparazione di questo Trionfo con le sue numerosissime apparizioni nel mondo.
Ma il trionfo di Dio deve essere anche per mezzo nostro con Maria. Cosa significa? Significa la nostra partecipazione, la nostra collaborazione a questo Trionfo perché se è vero che Dio non vuole stabilire il regno di pace senza Maria, Lei non vuole farlo senza di noi:
« Con questa Madre, preghiamo, dunque, con tutte le forze della nostra anima, perché venga il regno di suo Figlio; preghiamola con una preghiera ardente, missionaria, come la sua; una preghiera che abbia le dimensioni del suo Cuore, cioè le dimensioni del globo intero.
Con questa Madre agiamo! Quali figli pietosi saremo se dormiamo mentre Lei veglia e la lasciamo sola davanti al nemico!? Quali veri figli, al contrario, saremo, facendo nostre tutte le sue cause! », perché « noi siamo impegnati nella battaglia nella quale lo stesso Salvatore e la sua stessa Madre, il Nuovo Adamo e la Nuova Eva, sono schierati in prima fila, nel più gigantesco combattimento: nel combattimento, cioè, cominciato dalle tenebre del Paradiso perduto e che si compirà solo nell’ultimo giorno; un combattimento senza né pace né tregua, un combattimento che si estende lungo tutti i tempi e lungo tutta la terra.
Combattimento contro qualcuno? Senza dubbio. Contro Satana e i suoi. In questa epoca, contro le dottrine materialiste e atee, qualunque nome esse portino; contro gli avversari, dichiarati o non, di Dio e di Cristo, di ogni religione e di ogni pietà » (4).
Note:
1) P. Corrêa de Oliveira, La devozione mariana e l’apostolato contro-rivoluzionario, prefazione a Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, in Cristianità II (8/1974) 3-6 (prima edizione argentina: Revolución y Contra-Revolución, Tradición Familia y Propiedad, Buenos Aires 1970, pp. 9-34).
2) Card. M.-M. Dubois, Les triomphes de Dieu en Marie, par Marie, avec Marie, in Maria et Ecclesia, Acta Congressus Mariologici-Mariani in civitate Lourdes anno 1958 celebrati, PAMI, Romæ 1960, vol. XVI: Instauratio Regni Christi per Regnum Mariæ, pp. 125-133.
3) « La partecipazione di Maria Santissima all’opera della Redenzione universale si presenta qualificandosi, anzitutto e soprattutto, come cooperazione materna, attiva e immediata nella partecipazione allo stesso “farsi” della Redenzione in atto primo; ossia, si qualifica come cooperazione materna alla cosiddetta Redenzione oggettiva; e così rientra interamente nel piano di Dio che ha voluto la ricircolazione della vita divina – ossia della grazia santificante – nell’intero genere umano, servendosi di un nuovo Adamo Redentore (Cristo) e di una nuova Eva Corredentrice (Maria) »: padre S. M. Manelli, FI, Fatima tra passato, presente e futuro, in Maria Corredentrice. Storia e Teologia, Casa Mariana Editrice, Frigento 2007 (Bibliotheca Corredemptionis Beatæ Virginis Mariæ. Studi e ricerche, 10), vol. X, p. 125.
4) Card. M.-M. Dubois, Les triomphes de Dieu en Marie, par Marie, avec Marie, pp. 130-131.