INTRODUZIONE
Cari amici, condivido con voi una meditazione che mi ha letteralmente catturato nelle scorse ore. Secondo l’Arcivescovo Fulton J. Sheen SATANA, in effetti, null’altro fece nelle tre tentazioni che CHIEDERE A CRISTO DI DIVENTARE L’ANTICRISTO (cf Vita di Cristo, pdf completo qui). Quello che non fece Cristo – rispondendo a Satana con la Parola di Dio e imponendogli di allontanarsi – lo farà l’anticristo e per questo conquisterà tutto il mondo! È ovvio. Infatti dirà agli uomini: “Potete fare tutto quello che volete!” E prometterà e manterrà, ma ingannando: “Chiedetemi tutto quello che volete ve lo darò, fosse anche metà del mio regno”. Oscurerà completamente la dimensione del peccato e della redenzione dal male per accondiscendere e accontentare gli uomini in tutte le loro voglie, cibando a sazietà le sette bocche della belva infernale in ciascun uomo (sette vizi capitali).
La cosa più grave è che noi stessi siamo sedotti spesso e volentieri da questa logica di un falso Cristo che faccia esattamente quello che Satana propose di fare a Cristo e che Egli rifiutò di fare. SENZA RENDERCENE CONTO TALVOLTA NOI CERCHIAMO L’ANTICRISTO ANZICHÉ CRISTO! Per cui dobbiamo stare davvero molto attenti perché, se noi non ci rendiamo conto di questo oppure rendendocene conto alimentiamo questi desideri deviati di un Cristo che non è il vero Cristo noi rischiamo che, se si presentasse davvero l’anticristo, finiremmo catturati dalla sua seduzione e andremmo in perdizione. Anche se l’anticristo non c’è ancora, ricordiamoci però che è un dato di fatto che già c’è lo spirito dell’anticristo nel mondo. Si cercano sempre figure che risolvano i problemi del mondo e non un Dio che salvi dai peccati del mondo. Il peccato, anzi, lo si vuole fare e mai come oggi, addirittura, lo si giustifica presentandolo come un bene. Ebbene si, mai come oggi il mondo è impregnato del veleno dell’anticristo, vivendo nella sua logica, secondo cui non conta nulla la Redenzione, non conta nulla essere liberati dai peccati; anzi il peccato è un progresso umano, psicologico e sociale. “Lasciate perdere questa roba e impegnatevi a risolvere i problemi sociali”. La Chiesa naviga oggi in questo inganno diabolico! Ecco quanto Fulton Sheen, davvero illuminato e ispirato, scrive in proposito.
Fulton Sheen, le Tentazioni di Cristo
PRIMA TENTAZIONE
«Se tu sei il Figlio di Dio, comanda a queste pietre di trasformarsi in pane» (Mt 4, 3). La prima tentazione del Nostro Signor Benedetto fu quella di DIVENIRE UNA SPECIE DI RIFORMATORE SOCIALE e dar pane alle moltitudini che nel deserto non avrebbero potuto trovare che pietre. La visione di un miglioramento sociale non accompagnato da una rigenerazione spirituale ha costituito una tentazione alla quale, durante tutto il corso della storia, molti uomini importanti hanno ceduto; ma (…) Nell’uomo ci sono esigenze più profonde che non il grano macinato e gioie più grandi che non la pancia piena.
Nostro Signore non disse che gli uomini non debbano essere nutriti (cf discorso dell Provvidenza in Mt 6, 25-34) o che non si debba predicare la giustizia sociale ma negò la priorità di tali cose. A Satana, in effetti, disse: «Tu mi tenti a una religione che allevierebbe il bisogno; Tu vorresti che io fossi un fornaio, invece che un Salvatore; un riformatore sociale, invece che un Redentore. Tu mi tenti ad allontanarmi dalla mia Croce, proponendomi d’essere un capopopolo da dozzina, di quelli che nutrono i ventri invece delle anime (…) e recassi l’abbondanza esteriore, invece della santità interiore.
Tu e i tuoi seguaci materialisti dite: “L’uomo vive di solo pane” ma io ti dico: “Non di solo pane”. Il pane, sì, dev’esserci ma ricordati che perfino il pane prende da me tutto il potere ch’esso ha di nutrire il genere umano. Senza di me, il pane può nuocere all’uomo e non c’è vera sicurezza fuori della Parola di Dio. Se io dessi solo pane, l’uomo non sarebbe più che un animale (…). Coloro che credono in me devono star saldi in questa fede, pur se affamati e infermi, pur se imprigionati e flagellati (…). Vattene, o Satana! (…). Respingo ogni disegno che prometta di far gli uomini più ricchi senza farli più santi».
SECONDA TENTAZIONE
«Gettati giù di qui. Perché sta scritto: “Egli ha dato per te ordini ai suoi angeli, i quali ti sosterranno sulle loro mani, affinché il tuo piede non urti contro la pietra”» (Mt 4, 6) (…).
La seconda tentazione fu di TRASCURARE LA CROCE E DI SOSTITUIRLA CON UN AGEVOLE SFOGGIO DI POTENZA, in conseguenza di che a tutti sarebbe stato facile credere in Lui (…). Satana insomma disse: «Perché prendi la lunga e scomoda strada di guadagnarti il consenso del popolo versando il tuo sangue, facendoti innalzare su una croce, quando puoi prendere una scorciatoia compiendo un prodigio? (…). Le masse non possono seguirti: troppo basso è il loro livello. Ammantati di prodigi, invece. La gente vuole lo spettacolare, non il divino. È in preda alla noia! Allevia la monotonia della sua esistenza e stimola i suoi stanchi spiriti ma non toccar la sua coscienza colpevole!» (…).
La verità che risponde a questa tentazione fu che la fede in Dio non deve mai contraddire la ragione: le audacie irragionevoli non possono mai contare sulla protezione divina (…). Se tali segni Egli avesse concesso, tutti gli uomini certamente si sarebbero affrettati a seguirLo; ma qual giovamento ne avrebbero mai avuto, giacché il peccato sarebbe rimasto nelle loro anime? (…).
«Vattene Satana! Sta scritto: “Non tentare il Signore Dio tuo” (…). È col sacrificio e non con i prodigi che devo comporre il mio appello. I seguaci devo guadagnarmeli non già coi reattivi chimici ma col mio sangue; non già col potere materiale ma con l’amore; non già con celestiali fuochi d’artificio ma col retto uso della ragione e del libero arbitrio (…). Ho bisogno di missionari e di martiri che mi amino in carcere e in morte come io ho amato loro nella mia sofferenza. Non ho mai operato miracoli per salvare me stesso! E perfino per i miei santi compirò pochi miracoli!».
TERZA TENTAZIONE
La tentazione finale sarà la stessa per la Chiesa dei prossimi cento anni, una tentazione di cui già scorgiamo gli albori. Satana dice che la teologia è politica. Perché preoccuparsi di Dio e del mistero della redenzione? L’unica cosa che conta è la politica! Con il globo scintillante del mondo nella sua mano, Satana dice: «Tutti questi regni sono miei e li darò a te se, prostrandoti, mi adorerai». Forse che Satana per una volta nella sua vita abbia detto la verità? La terza tentazione di nostro Signore fu dunque di NON INTERESSARSI ALL’ORDINE DIVINO MA DI INTERESSARSI SOLO A UN ORDINE SOCIALE E POLITICO (…).
Insomma, Egli poteva aver la terra purché promettesse di non mutarla; poteva avere il genere umano sempre che promettesse di non redimerlo (…). Satana, in effetti, aveva detto: «Tu sei venuto, o Cristo, per conquistare il mondo ma il mondo è già mio e io te lo darò se verrai a un compromesso e mi adorerai. Dimentica la tua Croce, il tuo Regno dei Cieli. Se vuoi il mondo, eccolo, è ai tuoi Piedi (…).
Ma Nostro Signore rispose a Satana: «Va’ via, Satana; poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo, e servi a lui solo” (Mt 4, 10). Tu vuoi essere adorato, Satana; ma adorar te significa servirti e servire a te è schiavitù. Io non voglio il tuo mondo, fin quando esso rechi il terribile fardello della colpa (…). Insorgo contro di te, principe del mondo. La mia rivoluzione non si compie mediante la spada vibrata esternamente per vincere con la forza ma internamente contro il peccato e contro tutte le cose che mettono la guerra fra gli uomini. Prima vincerò il male nel cuore degli uomini e poi potrò vincere il mondo. Vincerò il tuo mondo penetrando nei cuori (…) e li redimerò dalla colpa e dal peccato (…). Dirò loro che nessun vantaggio potranno mai conseguire dalla conquista del mondo intero se perderanno le loro anime immortali (…).
VORRESTI, O SATANA, CH’IO DIVENTASSI L’ANTICRISTO: dinanzi a questa richiesta blasfema, la pazienza deve far posto alla giusta collera. “Allontanati da me, o Satana!”».
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