Guadalupe: La Profezia della Madonna, per te, per il 2026

Una profezia della Madonna di Guadalupe per il 2026? Proprio per te? Si, ascolta. Tutto comincia con Juan Diego. In Messico, nel 1531. Un uomo semplice. Maria gli appare, gli parla, gli affida una missione.

Ma a un certo punto, Juan Diego non è più concentrato sull’apparizione e sulla missione. È concentrato sul dolore. Suo zio è malato, sta morendo. La paura gli prende lo stomaco: “E se muore? e si arrivò tardi? e se? e se? e se?”. Quella parola: “E se?”, è la fabbrica dell’ansia.

Pensa quante volte anche tu hai fatto così. Quante volte hai evitato di pregare perché avevi troppa paura di quello che Dio poteva chiederti. Quante volte hai scelto la strada più lunga per non incontrare quella domanda scomoda nel cuore. Juan Diego fa esattamente questo. Prova a evitare Maria. Prova a passare per un’altra strada.

Questa scena è potente perché siamo noi. Noi facciamo così. Non neghiamo Dio, semplicemente lo evitiamo. Perché abbiamo paura che ci tolga o ci chieda qualcosa, che non capisca le nostre esigenze. E invece, proprio lì, Maria ferma Juan Diego. E pronuncia un discorso che non ha bisogno di effetti speciali perché è già un terremoto:

Figlio mio, non temere e non si turbi il tuo cuore e non preoccuparti (…) di nessuna difficoltà. Non ci sono forse qui io che sono la tua Madre? Non stai forse sotto la mia ombra e la mia protezione? Non sono forse io la tua fonte di vita e di gioia? Non sei forse nel mio grembo, tra le mie braccia? Cos’altro di più ti è dunque necessario? Niente deve affliggerti e turbarti”.

Fermati, non correre. “Non ci sono forse qui io che sono tua madre?”, cioè: “Io non sono un’idea. Io non sono un ricordo del passato. Io sono qui, adesso! Mentre tu scappi, io ti vengo incontro. Mentre tu hai paura, io ti copro. Mentre tu pensi di essere solo, io sono già qui”.

E qui c’è la rivelazione che non ti deluderà. La profezia di Guadalupe non ti dice: “Guarda cosa succederà al mondo nel 2026”. Ti dice: “Guarda cosa sta succedendo a te oggi!Guarda come la paura ti sta consumando. Guarda come stai vivendo tutto da solo. Guarda come stai portando pesi che non dovresti portare senza una madre”.

Oggi il Serpente, Satana, il diavolo, ci chiede di sacrificare le nostre vite sull’altare del materialismo. Ci chiede di sacrificare la famiglia e le relazioni sull’altare dell’egoismo. Ci chiede di sacrificare la nostra pace sull’altare della paura. Il Serpente malvagio, oggi, ti sussurra: “Non ce la farai. Sei troppo debole. Hai sbagliato troppo. È troppo tardi!”E Maria appare per dire: “Io ho già vinto questo Serpente. Se stai con me non può morderti. Le sue parole sono veleno ma io sono l’antidoto”.

Oggi abbiamo tutto eppure siamo pieni di paura. Abbiamo informazioni ma non abbiamo pace. Abbiamo contatti ma ci sentiamo soli. E la profezia è questa: Dio non lascia i suoi figli senza un’ancora di salvezza. E se tu, oggi, hai una paura precisa, una paura con un nome, una paura che ti sveglia la notte, la profezia non è: “Arriverà questo o quello nel 2026”. La profezia è: “Tu non affonderai”. Non affonderai perché c’è una madre che ti dice: “Io sono qui!”. E questo, per una persona che sta crollando, è più sconvolgente di qualsiasi segreto apocalittico perché un segreto ti incuriosisce, una presenza ti salva.

Allora, adesso, fai una cosa semplice. Chiudi un attimo gli occhi – anche solo per pochi secondi – e ripeti dentro di te quella frase come se fosse detta a te, con il tuo nome: “Non ci sono forse qui io che sono tua madre?”. Cosa cambia? Cambia tutto! Cambia il modo in cui porti il dolore. Cambia il modo in cui affronti la malattia. Cambia il modo in cui attraversi la paura del domani perché, se lei è qui, tu non sei più in balia delle onde. Tu sei dentro un manto materno. Sei dentro un abbraccio.

Quel mantello, dopo 500 anni, è ancora intatto. Il tessuto di cactus di cui è fatto è fragilissimo e doveva disintegrarsi in 20 anni. Ma sono passati quasi 500 ed è ancora lì. Perfetto. Senza spiegazione scientifica. Come a dire: la mia promessa non scade. La mia presenza non marcisce. Io sono qui oggi come ero qui nel 1531. E sarò qui domani e dopodomani. Nel 2026 e sempre.

Ricapitoliamo.

La profezia non è sul futuro… è nel presente. Non parla di eventi che si verificheranno nel 2026. Parla del tuo cuore, della tua paura, dei tuoi dubbi. La vera profezia è: “Tu non affonderai”.

Il Serpente (Satana) dice: “Non ce la farai. Sei troppo debole. È troppo tardi!”.

Ma la Madre a Guadalupe viene in tuo soccorso. Sei suo figlio. E risponde: “Io ho già vinto questo serpente. Se sei con me, non può farti alcun male. Le sue parole sono veleno… ma io sono l’antidoto”.

La profezia per il 2026, allora, è: non c’è un presente o futuro da temere perché c’è una madre che ti dice: “Io sono qui!”

E questo, più di ogni segreto apocalittico, è rivoluzionario. Si, perché rivoluziona il tuo modo di vivere e di credere. La fede non è un testo scritto su una carta ingiallita: è potenza divina che trasforma la tua vita.

Ricorda: la promessa di Maria non scade. La sua presenza non marcisce. La profezia che ti serve è questa: non qualcosa da temere… ma una madre da riscoprire. E se hai una paura precisa – quella che ti sveglia la notte, quella che ti tortura – la risposta è semplice. Io sono qui. Parola di Maria. E, stanne certo, tu non affonderai.

Guadalupe 2026: La tua vera profezia inizia oggi.

Un pensiero su “Guadalupe: La Profezia della Madonna, per te, per il 2026

  1. Avevo bisogno di queste parole,so che la Madre Santa è con me,anche se a volte non sento la Sua presenza,non ho paure ma le sofferenze sono forti e sento che sono al limite della sopportazione,una forza che non è mia mi porta avanti,il Signore ha bisogno delle nostre sofferenze per i poveri peccatori,per i sacerdoti per la Chiesa e tanto ancora che porto davanti a Gesù per intercessione della Madre di Dio,le affido a Lei chiedendole di purificare le mie offerte così saranno più gradite al Signore! Grazie fr Pietro di cuore…Renata!

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