03_Le apparizioni mariane oggi: il ministero profetico di Maria

Maria Santissima è il più grande profeta dei nostri tempi. Le apparizioni mariane odierne chiariscono la sua vocazione e missione profetica. E’ importante coglierla e comprenderla …

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Prendendo in esame le recenti apparizioni mariane, quelle soprattutto dell’ultimo secolo di storia, è indubbio che la Vergine Immacolata stia svolgendo l’urgente e delicato ufficio di « Profetessa degli ultimi Tempi », come lo dimostra da un lato la tempestività dei suoi interventi nei principali snodi storici e, dall’altro, il tenore del Suo messaggio che talvolta si presenta come un’accorata e « materna apocalisse ».

Diversi teologi e gerarchi della Chiesa, volendo sminuire l’importanza delle apparizioni mariane odierne – i cui forti appelli sembrano infastidire non poche persone… –, si sforzano di “incatenarle” nello spazio ermeneutico dello statuto teologico delle rivelazioni private. Così facendo le manifestazioni della Vergine Maria, configurandosi come una “rivelazione” successiva a quella pubblica, si presenterebbero come fatti e parole che si aggiungono in modo inconsistente alla Parola rivelata. Così gli “attori” di questa riduzione dell’importanza delle Mariofanie concludono: “già tutto è rivelato, le apparizioni non servono a nulla e la Madonna con i suoi messaggi è, nella Chiesa, ‘l’ultima ruota del carro’ ” (sic!).

Invece, a questo inquadramento teologico così “scheletrico” e svilente delle apparizioni della Santa Vergine, va detto che la categoria di rivelazione privata, pur essendo parzialmente valida per la comprensione degli eventi epifanici che interessano la Madre di Dio, non è del tutto adeguata per cogliere in modo profondo il loro significato. Secondo il parere di diversi studiosi e cultori delle apparizioni mariane, sarebbe più opportuna la loro inclusione all’interno della teologia dei carismi, ed in particolare del “carisma profetico” di cui la Chiesa ha, in tutti i tempi, sempre bisogno, in particolare oggi (Stefano de Fiores, Manfred Hauke, Alessandro Minutella).

In particolare, il professor M. Hauke, docente di teologia presso l’Università di Lugano e presidente della società tedesca di Mariologia, spiega che le apparizioni mariane « fanno parte dei fenomeni profetici che accompagnano il cammino del popolo di Dio fin dall’inizio della sua storia » (1), ricordando che la profezia non è un’esperienza carismatica delle origini ma è sempre al lavoro nella Chiesa in tutti i tempi.

Oggigiorno è soprattutto Maria, con le sue apparizioni, ad incarnare e attualizzare, in questi ultimi tempi, il ministero profetico che Dio ha sempre suscitato – specialmente nei momenti più delicati della storia – e a cui ha sempre chiamato alcuni prescelti, perché si tratta di un carisma sempre necessario nella Chiesa, ieri come oggi, mai circostanziato, nel senso che la Chiesa, su questa terra, mai indosserà i definitivi panni della gloria né si identificherà mai con la « Gerusalemme celeste »  (cf Ap 21, 2); avrà sempre bisogno, al contrario, di quei richiami salutari che la invitino energicamente alla riforma della vita ed ad una rinnovata risposta alla sua vocazione divina, quella cioè di essere « tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata » (Ef 5, 27) al cospetto del suo Sposo e Salvatore.

Proviamo a capire meglio questo discorso, a mio parere di fondamentale importanza, partendo da alcune precisazioni.

Per afferrare la portata di questa missione e funzione svolta da Maria, bisogna innanzitutto sapere quale sia l’identità del profeta nell’ambito della Rivelazione biblica. Egli si presenta come colui che, per vocazione divina, parla in luogo e in nome di Dio comunicando agli uomini, ai quali è mandato, quanto il Signore, con azione soprannaturale, gli ordina e gli svela; colui, quindi, che dice la Parola di Dio, quella vera, quella “attualizzata”, quella che Dio qui ed ora vuole che sia conosciuta. Da una parte è vero che, se la dottrina del sedicente profeta si allontana dalla Parola di Verità, egli non è un uomo di Dio: l’insegnamento del vero profeta deve essere conforme a quanto l’intera Rivelazione afferma circa l’adorazione di Dio, il culto e le esigenze morali; d‘altra parte, però, la coerenza del profeta con la Parola di Dio non è un’acquiescenza servile al testo sacro: pur fondandosi sulla Parola i profeti espongono come essi La integrano alla vita quotidiana e rivelano l’azione e la persona stessa di Dio nella vita personale degli individui e del popolo intero. In questo senso la Vergine Maria, Regina dei Profeti, è la più grande Profetessa dei nostri tempi perché svolge esattamente questa missione per la Chiesa ed il mondo di oggi: attualizzare la Parola ed il Volere di Dio perché sia accolto fedelmente ed integralmente dagli uomini del nostro tempo.

Per cogliere in modo appropriato questa vocazione e missione profetica della Vergine Immacolata, inoltre, bisognerà contestualizzare il Suo operare nel mondo con le sue manifestazioni alla luce delle caratteristiche salienti del « profeta di Jahvè ».

Tre sono le fondamentali dimensioni del ministero e della predicazione profetica che si ritrovano perfettamente proposte nei messaggi mariani moderno-contemporanei:

  1. richiamare le clausole dell’Alleanza con Dio, lanciando al popolo un continuo e vigoroso appello alla fedeltà a Lui e all’obbedienza ai suoi Comandamenti;
  2. indirizzare dure e violente recriminazioni contro il popolo fedifrago e soprattutto contro le guide corrotte che conducono la massa alla perdizione, pastori malvagi che sottraggono al gregge i pascoli della vita cioè la Verità e la Santità esigite da Dio;
  3. preannunciare, infine, castighi rovinosi in conseguenza delle scelleratezze insopportabili commesse dagli uomini dopo i quali però, per mezzo di un resto fedele, verrà la futura restaurazione della Chiesa e del mondo.

Queste dimensioni e queste dinamiche si ritrovano con notevole esattezza nelle parole e nelle azioni simboliche che la Vergine offre oggi con le sue apparizioni sulla terra.

Per compiere questa missione, come i profeti antichi, Ella si serve spesso di autentici vaticini in cui predice realtà e accadimenti futuri che puntualmente si compiono e, per mezzo di essi, dà prova certa dell’origine divina dei suoi interventi.  Il compimento delle sue premonizioni è un segno, trai tanti, che legittima la sua missione, palesando che è Dio stesso ad investirla di tale vocazione e per tutti noi è fondamentale renderci conto di quello che la Vergine Maria sta facendo per la salvezza del mondo: « La constatazione che si può trarre dalla storia delle apparizioni mariane è che – oltre che con la sua materna partecipazione alle vicende dell’uomo – la Madonna esprime la sua vicinanza pure mediante le profezie […]Se una profezia annunciata in una manifestazione della Vergine effettivamente si compirà essa costituirà una garanzia della verità dell’apparizione stessa, ovviamente quando si sia certi che il veggente non potesse conoscere in precedenza l’effettivo svolgersi degli avvenimenti […].  Difficoltà di interpretazione, rischio di fanatismo e persino la possibilità di interventi diabolici – non si deve mai dimenticare che Maria e la grande avversaria, la grande nemica del serpente infernale – non possono […] farci dimenticare l’importanza di certi messaggi. Da leggere in filigrana, senza la frenesia di conoscere il futuro ma piuttosto nel desiderio di cogliere l’insegnamento, l’ammonimento. Il fine ultimo dei messaggi e delle profezie resta, infatti, quello della conversione dei cuori e del lieto abbandono in Dio, Signore della storia » (2).

La prima grande profezia è pure il quadro interpretativo di tutte le numerose e importantissime profezie mariane moderne. Si tratta del preannuncio e, via via, della constatazione sempre più “millimetricamente precisa” dell’attacco feroce del drago infernale al mondo e alla Chiesa.Questa costatazione si arricchisce di dettagli profetici notevoli nel corso degli anni. Nelle apparizioni mariane del XIX e del XX sec., in particolar modo, è facile ravvisare e leggere, in filigrana, il quadro competo delle intenzioni di satana, progettualità empie che la Vergine si è incaricata di svelare e sventare per il bene di tutti quelli che La ascolteranno e faranno tesoro dei Suoi materni richiami.

Dio ha incaricato proprio Lei di portare alla luce, con sempre maggior puntualità nel corso degli ultimi decenni, i piani del suo eterno nemico. È la Madre degli uomini. Non potrebbe dare un segno tangibile più straordinario di questa sua vocazione, in ossequio alla volontà di Cristo morente sulla Croce (Gv 19, 27). Sono le sue apparizioni. Sono i suoi materni appelli. Sono le sue dure recriminazioni talvolta. Sono le sue profetiche avvisaglie ad un mondo empio e ad una Chiesa sempre più infedele.

Note

1) Cf M. Hauke, Introduzione alla Mariologia, Eupress-FTL, Lugano 2008.

2) S. Gaeta-A. Tornielli, AD 2012La Donna, il Drago e l’Apocalisse, Milano, Piemme 2011, pp. 21; 24. I due noti saggisti, inquadrando in modo largo il fenomeno delle apparizioni della Vergine, ricordano che « guardando alle apparizioni mariane e al loro contenuto profetico nel loro complesso, ponendosi dunque da un punto di osservazione più alto che permetta di ricostruire un’immagine più ampia e non focalizzata su questo o quel particolare, non si può fare a meno di notare che vi siano elementi ricorrenti. E questi ci parlano di interventi e avvenimenti sempre più frequenti da parte della Madre di Gesù. Ci parlano di tempi non facili per la Chiesa, per il Papa e per il mondo. Ci parlano della necessità della conversione, penitenza, affidamento a Dio. Ci invitano ad uno sguardo realista sul mondo e sulla storia, aperto ai segni del sopranaturale; uno sguardo convinto della vittoria finale del bene sul male e al tempo stesso avvertito sulla gravità dei tempi e sulla possibilità concreta che l’uomo, dimentico di Dio e del suo destino, possa autodistruggersi »: ivi, p. 202.

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