10_Fatima ed il “mistero” del Terzo Segreto. Riflessioni conclusive

Lo schematico resoconto del Dossier sul Terzo segreto che ho presentato mi suggerisce delle riflessioni conclusive.

 

La domanda che potrebbe essere posta è: perché continuare a parlare del Terzo Segreto e non concentrarsi esclusivamente sul messaggio e sulle parti del Segreto conosciuti che già offrono tanto su cui riflettere? È, certo, una domanda lecita. Insomma, perché, sarebbe così importante parlare del Terzo Segreto e questo Centenario è un’occasione propizia per farlo? Non converrebbe, finalmente, lasciare tutto nel “dimenticatoio?”. A mio modesto parere, non penso sia la soluzione giusta, non principalmente per evitare una sorta di “arrendiamo” di chi, da onesto ricercatore e sincero credente, vedrebbe altrimenti messi a rischio l’onore oltre che la legittimità stessa della propria opera di chiarificazione. Il fatto è che c’è bisogno di conoscere il Segreto di Fatima in tutta la sua completezza e in tutta la sua vertiginosa serietà per diversi motivi.

Innanzitutto per rispettare la volontà del Cielo che se ha voluto rivelare certe realtà ha senza dubbio le sue valide ragioni che si iscrivono nei segreti della Sua Sapienza e trovano spazio nei Decreti del Suo Eterno Volere. Gli uomini dovrebbero ricevere dalla bocca di Dio la Sua Parola, “bella” o “brutta” che sia, che richiami sciagure e castighi o che esterni promesse consolanti, perché si tratta sempre della verità che salva, a condizione che sia prontamente e convenientemente accolta. E andrebbe ricevuta nel modo in cui la ricevette il profeta Samuele, di cui il testo sacro riferisce la pronta docilità alla parola di Jahwé: “Parla, Signore, che il tuo servo Ti ascolta” (1 Sam 3, 10).

Poi perché per capire la dignità del Messaggio-Segreto di Fatima e la sua portata profetica e salvifica grandiosa, esso va conosciuto nella sua interezza. Per cui se la Madonna ha davvero parlato di certe cose di cui pare indubbio che il Segreto riveli e che ho sinteticamente passato in rassegna (apostasia, disorientamento diabolico dentro e fuori dalla Chiesa, perdita della fede di un intero continente, castigo purificatore, ecc.) allora davvero Fatima è la più profetica ed importante tra le apparizioni moderne e riassume ed anticipa non solo il funesto e recente passato ma anche la catastrofica situazione presente e l’apocalittico scenario del prossimo futuro che le apparizioni mariane degli ultimi decenni, da parte loro, chiariscono con dovizia di particolari aggiuntivi.

Infine perché questo Segreto riporta in auge e offre l’interpretazione di alcune pericopi di eccezionale importanza e grandissima attualità della Sacra Scrittura, la comprensione delle quali costituisce un grande aiuto per salvarsi da questa “tempesta anticristica” che percuote il mondo e la Chiesa da diversi decenni.  Suor Lucia, a qualcuno che la interrogava sul contenuto del Terzo Segreto, un giorno rispose: “E’ nel Vangelo e nell’Apocalisse, leggeteli”. Si sa anche che un giorno Lucia indicò i capitoli 8 e 13 dell’Apocalisse per la comprensione del Segreto.

Nel 1984 il card. Ratzinger, da parte sua, alludendo con discrezione al contenuto del Segreto di Fatima, menzionava tre elementi importanti:

  • “i pericoli che minacciano la fede”,
  • “l’importanza degli ultimi tempi”,
  • il fatto che le profezie “contenute in questo Terzo Segreto corrispondono a quanto annunciato nelle Scritture” e “sono ribadite da numerose altre apparizioni mariane” (1).

San Giovani Paolo II, nell’omelia tenuta a Fatima il 13 maggio del 2000, scelse per la Messa il passo di Apocalisse 12, offrendo così la chiave ermeneutica per la vera comprensione del Messaggio-Segreto di Fatima: lo scontro apocalittico tra la Donna vestita di sole e il drago rosso che attenta alla sua vita e alla vita della sua discendenza. In quell’omelia il Papa pronunciò queste significative parole:

« “Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago” (Ap 12, 3). Queste parole che abbiamo ascoltate nella prima lettura della Messa ci portano a pensare alla grande lotta tra il bene e il male, nonché a costatare come l’uomo, mettendo Dio da parte, non possa raggiungere la felicità, anzi finisca per distruggere se stesso. Quante vittime nel corso dell’ultimo secolo del secondo millennio! Il pensiero va agli orrori delle due “grandi guerre” e quelli delle altre guerre in tante parti del mondo, ai campi di concentramento e di sterminio, ai gulag, alle pulizie etniche e alle persecuzioni, al terrorismo, ai rapimenti di persone, alla droga, agli attentati contro la vita non nata e la famiglia.

Il messaggio di Fatima è un richiamo alla conversione, facendo appello all’umanità affinché non stia al gioco del “drago”, il quale con la “coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra” (Ap 12, 4). L’ultima meta dell’uomo è il Cielo, sua vera casa dove il Padre celeste, nel suo amore misericordioso, é in attesa di tutti. Dio vuole che nessuno si perda; per questo, duemila anni fa, ha inviato sulla terra il suo Figlio a “cercare e salvare quel che era perduto” (Lc 19, 10) (…). Nella sua sollecitudine materna, la Santissima Vergine è venuta qui, a Fatima, per chiedere agli uomini di “non offendere più Dio, Nostro Signore, che è già molto offeso”. È il dolore di mamma che l’obbliga a parlare; è in palio la sorte dei suoi figli » (2).

Conoscere integralmente il Segreto di Fatima, così, significa avere la certezza che Dio ci aveva preavvisato, con largo anticipo, quanto alle diavolerie che “satanasso” avrebbe compiuto nel nostro tempo, come profetizzato nel 1454 da una suora sabauda, Filippina de’ Storgi, ben 5 secoli prima delle apparizioni di Fatima:

« Là nella Lusitania c’è una chiesa in un paese che si chiama Fatima, edificata da una antenata della nostra Santa Fondatrice Margherita di Savoia, Mafalda e che una statua della Vergine SS.ma ha detto degli avvenimenti futuri molto gravi perché Satanasso farà una guerra terribile ma perderà perché la Vergine SS.ma Madre di Dio e del SS.mo Rosario di Fatima “più forte di ogni esercito schierato a battaglia” lo vincerà per sempre » (3).

È questa una speranza certissima perché “saldata” con solide ragioni di Fede teologale: Lei, la Corredentrice vittoriosa, sempre sconfisse e sempre sconfiggerà il viscido nemico di Dio e dell’uomo. Questa è, del resto, nient’altro che l’esplicitazione della grande promessa della Madonna a Fatima e che è, per noi, una dolce consolazione:

Alla fine, il mio Immacolato Cuore trionferà”.

Note:

1) J. Ratzinger-V. Messori, Perché occorre tornare a Maria, in Jesus, Novembre 1984.

2) papa Giovanni Paolo II, omelia 13 maggio 2000 in occasione della beatificazione dei venerabili Giacinta e Francesco: https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/travels/2000/documents/hf_jp ii_hom_20000513_beatification-fatima.html

3) C. Siccardi, Fatima e la Passione della Chiesa, Sugarco, Milano 2013, p. 53.

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