Itapiranga: contesto, apparizioni e posizione della Chiesa

Contesto

Le acque maestose del Rio delle Amazzoni, il cielo nuvoloso che promette piogge improvvise, i negozi in legno e muratura leggera. L’interminabile linea gialla al centro dell’asfalto della rodovia 363, la strada che porta a Manaus, l’umidità che avvolge tutto come una cappa che si può toccare. Le case semplici ma dignitose, le chiese protestanti spuntate come funghi qua e là, i malfermi pali della luce. Itapiranga, un anonimo angolo di Amazzonia, in nulla diverso da altre simili cittadine della regione, lontano mille miglia dalla frenesia di San Paolo e Rio de Janeiro.

Questa vasta e remota area del Brasile è ricca di contraddizioni e cambiamenti. Se nella capitale Manaus sembra di essere in una qualsiasi grande metropoli del mondo, basta fare qualche chilometro in barca per ritornare indietro nel tempo, fra isolette abitate in mezzo al Rio e villaggi dove l’elettricità non è mai arrivata. Amazonas ha visto un’economia in passato florida per la produzione di caucciù, poi una grande depressione economica, quindi da qualche decennio una specializzazione tecnologica e industriale che ha portato nuova ricchezza. Eppure non solo i poveri sono ancora numerosi ma qui si respira il dramma delle popolazioni indigene in preda ad alcolismo e suicidi, isolate in zone irraggiungibili o non ancora integrate fra i grattaceli e le luci di Manaus. Anche questo stato federale poi vede un rapido processo di fuga dalla Chiesa Cattolica, con una percentuale di protestanti ed evangelici-pentecostali oltre il 30%, anche se in questa parte del Paese non sono particolarmente forti i riti afrobrasiliani e sincretici come l’umbanda e il candomblè, e anche lo spiritismo non è molto diffuso.

Apparizioni

È in questo contesto che non solo la Madonna ma anche Gesù e in modo eccezionale san Giuseppe appaiono al giovane Edson Glauber (1) dal maggio 1994 al maggio 1998, per continuare sino ad oggi. Tutto comincia il 2 maggio del 1994 nel bairro Dom Pedro di Manaus. La mamma di Edson, Maria do Carmo, vede per prima Maria mentre pregava nelle primissime ore del mattino: una luce illumina il salone di casa e una bella e giovane Signora vestita di bianco e con un lungo manto la invita a pregare. La Signora rassicura mamma Maria sulla sorte di gioia eterna di un figlio morto bambino in un incidente pochi anni prima. La donna è poi partecipe di altre quattro apparizioni in cui la Madonna richiama al rispetto della vita nascente e alla sacralità del matrimonio e ammonisce chi abbandona la Fede Cattolica come i massoni.

In seguito il destinatario principale delle apparizioni diventa il figlio Edson Glauber, al quale la Madonna chiede di recarsi nella vicina Itapiranga. Nel 1997 la Signora parla della devozione al Cuore Castissimo di san Giuseppe con una promessa legata al culto dei primi nove mercoledì del mese. A marzo dell’anno successivo, Edson Glauber, riceve alcuni messaggi e visioni dedicati proprio al Cuore Castissimo di san Giuseppe.

Nel ventre caldo e umido dell’Amazzonia il fresco vento soprannaturale della voce di Dio porta refrigerio alle anime.

Posizione della Chiesa

Il Vescovo di Itacoatiara (di cui fa parte il villaggio di Itapiranga, in Amazzonia) mons. Carillo Gritti, ha approvato ufficialmente il culto relativo alle apparizioni di Itapiranga (31 gennaio 2010) e ha riconosciuto in più di un’occasione l’origine soprannaturale delle stesse (soprattutto nella prefazione ad un libro di messaggi in cui lo stesso Vescovo concedeva l‘Imprimatur per la pubblicazione). Benchè non si possa parlare ancora di “approvazione ufficiale” in mancanza di un documento ufficiale della Diocesi che riconosca direttamente l’origine soprannaturale dei fatti (Lettera pastorale, ecc.), considerato il tenore dei pronunciamenti del vescovo, la pubblicazione del Decreto di culto (un atto ufficiale) e di una significativa lettera di encomio al veggente, ad essere onesti bisogna riconoscere che non c’è tanta differenza tra il grado di riconoscimento di un’approvazione ufficiale rispetto ai giudizi espressi e agli atti già emessi da mons. Gritti sulle apparizioni, sui messaggi e sui veggenti di Itapiranga.

Va precisato che le apparizioni prese in considerazione da mons. Carillo Gritti, sono quelle che ebbero luogo a Itapiranga (e anche le prime a Manaus) che iniziarono nel 1994 e terminarono il 2 maggio 1998, come aveva preannunciato la Vergine stessa. Queste sono propriamente approvate e i messaggi pubblicati con l’Imprimatur ecclesiastico sono quelli relative a queste ultime. Da allora le apparizioni e i messaggi della Vergine ad Edson Glauber, però, continuano fino al presente e non sono legate ad un luogo stabile ma alla sua persona. Ne riceve, di fatto, ovunque si trovi.

Trattandosi di un unico evento mariofanico (e non solo mariofanico dal momento che si manifestano anche Gesù e san Giuseppe) che trova la sua unità nel veggente Edson e avendo i messaggi un’unità tematica mirabile che continua ininterrotta sin dalle prime apparizioni fino a quelle più recenti; ed essendo inoltre gli eventi e i messaggi attuali sotto la supervisione e il controllo della medesima autorità competente che riconobbe l’origine soprannaturale degli eventi di Itapiranga e la bontà dei relativi messaggi e che non ravvisa in essi alcuna eterodossia o elemento problematico, ritengo personalmente degni di fiducia anche i successi messaggi celesti ricevuti e trasmessi da Edson nel corso dei decenni dopo il maggio del 1998.

Note:

1) Positivissime sono le testimonianze di chi ha conosciuto la personalità di questo giovane amazzone, eletto dalla Santa Vergine come veggente e referente delle sue visite e dei suoi messaggi. R. Laurentin afferma: « È un vero e proprio amazzoniano e tutto il suo essere riflette questa cosa con una modestia e una luce di pace, un sorriso umano e spirituale, veramente molto impressionante per chi è in grado di notarlo. Ci sono dei gradi di trasparenza che non permettono di sbagliarsi […]. Edson è un tipo stabile, calmo, che riflette un equilibrio veramente notevole » [R. Laurentin, Itapiranga, in R. Laurentin – P. Sbalchiero, Dizionario delle « apparizioni » della Vergine Maria, pp. 950-951 (950-951)].

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