10_« L’interferenza » provvidenziale della stirpe-discendenza della Donna: la testimonianza di San Massimiliano M. Kolbe (parte prima)

San Massimiliano Kolbe, forte del dato della Tradizione, vede nel calcagno insidiato dal nemico i consacrati alla Vergine che ingaggiano la battaglia decisiva contro il « mistero di iniquità ». Essi saranno come « l’appendice di Maria » nel tempo della grande guerra spirituale…

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Considerati sinteticamente gli elementi fondamentali della Consacrazione, entriamo ora nello spazio privilegiato della Profezia per ricevere le luci diafane da essa offerte per una più attuale comprensione  di questa devozione provvidenzale alla luce dei nostri tempi.

Il Trattato della Vera Devozione del Montfort inizia con un solenne “introito”: « È per mezzo della Santa Vergine Maria che Gesù Cristo è venuto al mondo ed è ancora per mezzo di Lei che deve regnare nel mondo » (1).

Sulla scia di questa affermazione, san Luigi enuclea il principio fondamentale della soteriologia mariana che sottostà all’avvento dei « Tempi di Maria »: « Per mezzo di Maria cominciò la salvezza del mondo, e per mezzo di Maria deve essere compiuta » (2).

Leggendo questi due paragrafi del Trattato in modo sinottico, si apprende una verità fondamentale: la salvezza del mondo – che non si realizzerà senza l’intervento di Maria – si “densificherà” e prenderà la forma storica del Regno di Maria che inaugurerà quello di Cristo. Si tratta del Trionfo del Cuore Immacolato (Fatima) o, detto in altro termini, della Restaurazione completa della Chiesa Cattolica (Quito) e della Seconda Pentecoste che determinerà l’estromissione di satana e del suo falso spirito dalla faccia della terra (Amsterdam).

Ma cosa c’entrano i consacrati a Maria in questo quadro profetico? Hanno davvero una parte consistente in questo piano mariano di azione? Pare proprio di si… I testi biblici che parlano dello scontro trai due eterni nemici, la Vergine Maria e satana, annunciano velatamente un fatto misterioso: la battaglia finale sarà non tra la Donna e il serpente-drago ma tra questi e il « resto della discendenza » della Donna (Ap 12, 17). San Massimiliano Kolbe, forte del dato della Tradizione, vede nel calcagno insidiato dal nemico i consacrati alla Vergine che ingaggiano la battaglia decisiva contro il « mistero di iniquità ». Essi saranno come « l’appendice di Maria » nel tempo della grande guerra spirituale: « Satana, macchiato di peccato, si sforza di insozzare con esso tutte le anime sulla terra, odia Colei che è stata sempre incontaminata. Pone insidie al calcagno di Lei nei Suoi figli, ma nella lotta con Lei Ella gli schiaccia sempre il capo in ogni anima che a Lei ricorre. La preghiamo di volersi servire anche di noi, se vuole, come di uno strumento per schiacciare nelle anime infelici l’orgogliosa cervice del serpente. Continuando il versetto già riportato, la sacra Scrittura aggiunge: “E tu porrai insidie al suo calcagno” e in effetti lo spirito del male insidia in modo particolare coloro che si consacrano all’Immacolata, poiché vuole offenderla almeno in essi.  Tuttavia i suoi tentativi contro le anime sinceramente consacrate finiscono sempre in una sconfitta ancor più ignominiosa; perciò il suo furore impotente diviene ancor più violento » (3).

Nella stessa direzione va quest’altro passo, in cui il padre Kolbe parla del ruolo profetico-apostolico delle Città dell’Immacolata e dei consacrati operanti in Esse: « Mi sembra che tutte le Niepokalanów [= città del’Immacolata]delle singole nazioni costituiranno un’unità strettamente compatta, un’unica armata mondiale, combattente senza sosta sino alla fine dei tempi contro colui del quale è stato detto che, sebbene “Ella ti schiaccerà la testa”, “tu starai in agguato per morderle il calcagno” [Gen. 3, 15]. Perciò, sino alla fine dei tempi egli non cesserà di tentare, di porre ostacoli, di fare ogni sforzo, di combattere, ma solo entro i limiti che l’Immacolata gli consentirà, vale a dire in quanto ciò sarà necessario per raccogliere i meriti in vittorie sempre sicure, se combatteremo sotto il Suo stendardo, con Lei, attraverso Lei, per Lei e in Lei » (4).

Nelle conferenze che periodicamente teneva ai suoi religiosi ritornava spesso e volentieri su questa o consimili idee, a conferma che queste riflessioni avevano scavato un solco profondo nella sua anima e ne avevano determinato la spiritualità e l’azione missionaria. È degna di nota, in particolare, una meditazione del 9 novembre 1940, appena tre mesi prima dell’arresto da parte delle SS e della sua deportazione nel carcere Pawiak di Varsavia, in un momento quindi di profondo travaglio umano e spirituale: « Nel paradiso terrestre [il demonio] vide una donna e la ingannò con lo stesso inganno con cui egli aveva peccato. Dio gli annunciò che non avrebbe vinto la lotta, dicendogli: “Essa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” [Gen 3,15]. Venne sulla terra l’Immacolata. Era senza peccato originale ed egli doveva tenersi lontano da Lei. La sua rabbia andava sempre più crescendo. E ora se la prende contro le anime che La servono. Già solo il nome “Immacolata” lo fa montare su tutte le furie. Teniamoci pronti, perché in ogni Niepokalanów, sia polacca, sia giapponese, sia indiana, o qualsiasi altra, non solo il diavolo ma una legione di diavoli manifesterà la sua rabbia. E quanto più grande sarà il nostro zelo, tanto maggiore sarà la loro rabbia. Quando lo zelo si raffredderà, quando le statuette ci saranno solo per esserci, il diavolo s’arrabbierà di meno.  Questa lotta si ripeterà in ogni anima e tanto più, quanto più l’essenza dell’amore, ossia l’unione della nostra volontà con quella dell’Immacolata, aumenterà. Nessuno pensi quindi che non ci saranno tentazioni e contrarietà. Tuttavia l’anima consacrata all’Immacolata nel profondo del suo cuore si sente inviolabile. Lui le potrà insidiare il calcagno, ma non potrà mai affrontarla sfacciatamente. È necessario porre tutta la fiducia nell’Immacolata, non confidare in se stessi. Allora ogni sforzo del demonio sarà un merito a favore dell’anima » (5).

Continua …

Note

1) San Luigi M. Grignion de Monfort, Trattato della vera devozione alla Vergine Maria, § 1.

2) Ivi, § 49.

3) San Massimiliano M. Kolbe, Scritti, ENMI, Roma 1997, n. 1331 (Sigla SK).

4) SK 382.

5) Le Conferenze di San Massimiliano M. KolbeCasa Mariana Editrice, Frigento 2014, n. 301.

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