L‘attuale scenario mondiale ed ecclesiale, non vi è dubbio, offre un desolante panorama e rappresenta un banco di prova durissimo per i veri discepoli di Cristo e figli della Santa Chiesa.
La Fede è messa a dura prova, talvolta il misterioso silenzio di Dio (eh si, noi che vorremmo spesso sentire la sua voce tuonare dal cielo…) è una pedagogia tanto profonda da non essere facilmente compresa ed accolta da chi è poco avvezzo (sebbene non manchi di buona volontà) alle altezze della perfezione evangelica.
Sentimenti e stati dell’anima quali sconforto, scoramento, aridità, un certo smarrimento potrebbero affacciarsi con insistenza e il credente di questi tempi è chiamato a fronteggiarli e padroneggiare.
La meritoria battaglia spirituale che ingaggia con generosità a tratti si tinge di eroismo. Costui ha tuttavia bisogno di un sostegno solido per poter « combattere la buona battaglia, terminare la corsa conservare la fede » (2 Tm 4, 7).
Cari amici, è esattamente in questo contesto che ci viene in soccorso una parola di luce, di forza, di speranza, una parola di verità capace di dissipare le tenebre più fitte e di infrangere gli ostacoli più robusti (se ben compresa e vissuta).
Quale?
Ascoltate cosa ho da dirvi in questa mia recente trasmissione andata in onda su radio Buon Consiglio…